Trasferirsi all’estero
Negli scorsi mesi abbiamo avuto la possibilità di intervistare persone che hanno avuto un’esperienza all’estero, in questo numero potrete leggere le interviste di: Boré Anne, professoressa di conversazione francese e Mields Marion, professoressa di conversazione tedesca.
Mields Marion
1. Warum sind Sie ins Ausland gezogen? In welchem Alter?
Aus Liebe, mein Mann ist Italiener.
2. Haben Sie schon vorher das Land besucht, in das Sie gezogen sind?
Ja, beruflich.
3. Was ist der Hauptunterschied zwischen Ihrem Herkunftsland und dem, in das Sie gezogen sind?
Das Essen.
4. War es schwierig sich zu integrieren? Welche Schwierigkeiten?
Ja, ein anderes Gesundheitssystem und Sozialsystem. Man muss sich erst zurecht finden.
5. Wie war Ihr Leben vor dem Umzug ins Ausland?
In Deutschland lebte ich allein und war beruflich aktiv. In Italien war ich für viele Jahre Hausfrau und Mutter
6. Gibt es Stereotypen, die sich für das Land, in das Sie gezogen sind, als wahr erwiesen haben?
Ja, z.B das Essen ist sehr wichtig. Das sogenannte “Dolce Vita” leider nicht.
7. Hast du Schwierigkeiten gehabt, die Sprache zu erlernen?
Ja, heute noch mache ich immer noch Fehler in der Aussprache und Grammatik.
8. Hatte die lokale Bevölkerung Ihnen gegenüber Vorurteile?
Ja, was man halt so von deutschen Mädchen hört
9. Warum würden Sie einem Studenten empfehlen, im Ausland zu leben?
Natürlich um die Sprache richtig zu lernen und mehr über die Kultur zu erfahren. Für den Lebenslauf (Curriculum Vitae) sind Auslandserfahrungen ein sehr entscheidender Punkt für eine spätere Karriere.
10. Welche täglichen Gewohnheiten, auch triviale, haben Sie bei Ihrer Ankunft im neuen Land sofort erobert?
Den italienischen Kaffee an der Bar.
11. Was ist Ihr Lieblingswort in der Sprache des Landes, in das Sie gezogen sind? Warum?
Coccodrillo, ich habe lange gebraucht, um es richtig auszusprechen.
1. Perché si è trasferito all’estero? A che età?
Per amore, mio marito è italiano.
2. Aveva mai visitato il paese in cui si è trasferito?
Sì,per lavoro
3. Quali sono le principali differenze tra il suo paese di origine e quello in cui si è trasferito?
Il cibo.
4. Ha trovato difficoltà a livello di integrazione? Quali?
Sì, un sistema sanitario e sociale diverso. Prima devi orientarti.
5. Com’era la sua vita prima del trasferimento?
In Germania vivevo da sola ed ero professionalmente attivo. In Italia sono stata casalinga e madre per molti anni
6. Ci sono alcuni stereotipi rivelatisi veri sul paese in cui si è trasferito?
Sì, ad es. Il cibo è molto importante. La cosiddetta “Dolce Vita” purtroppo no.
7. Ha incontrato qualche tranello nella lingua che ha dovuto imparare?
Sì, ancora oggi faccio errori di pronuncia e grammatica.
8. Ha riscontrato pregiudizi nei suoi confronti da parte della popolazione locale?
Sì, quello che si sente dire delle ragazze tedesche.
9. Per quali ragioni consiglierebbe a uno studente di fare un’esperienza all’estero?
Imparare correttamente la lingua e imparare di più sulla cultura, ovviamente. Per il curriculum vitae, l’esperienza all’estero è un punto cruciale per una carriera di successo
10. Quali abitudini quotidiane, anche banali, ti hanno subito conquistato all’arrivo nel nuovo paese?
Il caffè italiano al bar.
11. Qual è la sua parola preferita nella lingua del paese in cui si è trasferito? Perché?
Coccodrillo, mi ci è voluto molto tempo per dirlo correttamente.
Boré Anne
- Avez-vous déjà pris des vacances en Italie avant votre transfert définitif ?
“J’ai visité plusieurs fois les Pouilles parce que mon mari est des Pouilles. J’ai également été à Pescara.”
2. Quelle était la raison du transfert ?
“J’ai déménagé par amour. En France à l’université, j’avais étudié pour enseigner le français à l’étranger. Je me suis retrouvé à étudier le français à Barcelone. Nous nous sommes rencontrés là-bas. Mon mari y suivait son cours en Espagne. Grâce à mes études, qui m’ont donné la possibilité de travailler dans un pays qui n’était pas nécessairement mon pays d’origine, Je suis arrivée en Italie et j’ai épousé mon mari.”
3. Quelles sont les principales différences entre votre pays d’origine et votre pays d’origine? Comment est le mode de vie italien par rapport au mode de vie français ?
“Personnellement, j’ai remarqué que les Italiens sont plus solaires et extravertis que les Français. L’Italie et la France sont deux peuples aux habitudes gastronomiques différentes. Par exemple, en France, il n’y a pas de premier, comme les pâtes, les pizzas, les lasagnes, alors que les plats traditionnels italiens font pour la plupart partie de ce dernier. Du reste, la France et l’Italie sont assez semblables. “
4. Avez-vous eu des problèmes d’intégration ?
“Je n’ai pas eu de mal à m’intégrer.”
5. Avez-vous remarqué un changement entre la personne que vous étiez avant votre transfert et celle que vous êtes devenue après ? Vous avez pris quelques leçons?
“À mon avis, vivre dans un autre pays te donne un regard plus objectif sur sa nationalité.”
6. Y a-t-il de vrais stéréotypes sur le pays dans lequel vous avez emménagé et les gens qui le peuplent ?
“En France, l’Italie est définie par trois mots simples : pizza, mafia et mandoline. D’après mon expérience, les Italiens ne sont pas que des pizzas et des mandolines. Malheureusement, la mafia existe, la pizza aussi, heureusement, mais les Italiens vont bien au-delà.
1. Avevate mai fatto una vacanza in Italia prima del trasferimento definitivo?
“Ho visitato varie volte la Puglia dato che mio marito è pugliese. Sono stata anche a Pescara.”
2. Qual è stato il motivo del trasferimento?
“Mi sono trasferita per amore. In Francia all’università avevo studiato per insegnare francese all’estero. Mi ritrovai così a studiare francese a Barcellona. Ci siamo conosciuti lì. Mio marito seguiva lì in Spagna il suo corso universitario. Grazie ai miei studi, che mi hanno dato la possibilità di lavorare in un paese che non fosse per forza il mio di origine, sono arrivata in Italia ed ho sposato mio marito.”
3. Quali sono le principali differenze tra il vostro paese di origine e quello in cui vi siete trasferiti? Com’è lo stile di vita italiano rispetto a quello francese?
“Personalmente ho notato che gli italiani sono più solari ed estroversi dei francesi. L’Italia e la Francia sono due popoli con abitudini gastronomiche diverse. Per esempio in Francia non esiste il primo, mentre i piatti tradizionali italiani sono quasi tutti dei primi. Del resto Francia e Italia sono piuttosto simili. “
4. Avete avuto difficoltà a livello di integrazione?
“Non ho trovato difficoltà ad integrarmi.”
5. Avete notato qualche cambiamento tra la persona che eravate prima del trasferimento rispetto a quella che siete diventata dopo? Avete assunto qualche insegnamento?
“A mio parere vivere in un altro paese fa avere uno sguardo più obbiettivo sulla propria nazionalità.”
6. Ci sono stereotipi rivelatisi veri sul paese in cui vi siete trasferiti e sulle persone che lo popolano?
“In Francia l’Italia viene definita con tre semplici parole: pizza, mafia e mandolino. Per esperienza personale, garantisco che gli italiani non sono solo pizza mafia e mandolino. La mafia purtroppo esiste, anche la pizza, per fortuna ma gli italiani vanno decisamente oltre questo.”