Il giorno della memoria è un evento istituito internazionalmente nel 2005 che viene celebrato il 27 gennaio. Questo non è dedicato solo a celebrare le vittime della Shoah, ma vuole anche far nascere delle riflessioni su un lato oscuro della nostra stessa storia.
Il giorno della memoria viene celebrato il 27 gennaio dato che, questo stesso giorno, nel 1945 l’esercito sovietico abbatté i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. Evacuando il complesso, le SS cercarono di eliminare quante più prove possibili delle crudeltà che avevano commesso, facendo esplodere svariate strutture.
Nel novembre del 2005, 60 anni dopo la liberazione, l’ONU rese il giorno della memoria una celebrazione internazionale. Tuttavia in Italia questo giorno veniva già celebrato dal luglio del 2000, quando venne approvata la legge numero 211 che prevede eventi e cerimonie di riflessione storica. I campi di concentramento e le altre strutture che risalgono a questo periodo buio sono stati conservati per evitare di negare l’Olocausto e per sensibilizzare ed educare anche le future generazioni.
Questo giorno della memoria è senz’altro il più famoso, ma non è l’unico: in Europa l’undici marzo si celebra la giornata europea in ricordo delle vittime del terrorismo, in Italia invece celebriamo la giornata nazionale in ricordo delle vittime del terrorismo e delle stragi il 9 maggio, la giornata delle vittime degli incidenti sul lavoro la seconda domenica di ottobre e la giornata commemorativa delle vittime delle foibe (altro tragico episodio della Seconda Guerra Mondiale) il 10 febbraio.
Purtroppo ci sono stati molti altri genocidi nella storia dell’umanità: durante la Prima guerra mondiale quello degli armeni in Turchia, negli anni ’70 in Cambogia da parte della dittatura, fino ai ben noti massacri voluti da Stalin. Tuttavia la Shoah è stato un evento senza pari a causa dell’uso delle tecnologie avanzate e della minuziosa, crudele pianificazione.
di Pietro De Siati