25 Aprile:

Il Giorno In Cui Gridammo Alla Libertà

<<Cittadini, lavoratori! Sciopero generale contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e a Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire.>>

pastedGraphic.png

Sandro Pertini, 25 aprile 1945

Queste le ferme parole pronunciate da Sandro Pertini al popolo italiano il 25 aprile 1945 durante l’annuncio dello sciopero generale per contrastare l’oppressione fascista.

Fra pochi giorni sarà il 25 aprile, la data dell’Anniversario della Liberazione dal governo fascista e dall’occupazione nazista in Italia. Possiamo chiamare questa data anche Anniversario della Resistenza, in onore dei partigiani che dal 1943 parteciparono, insieme all’Esercito Cobelligerante Italiano, alle truppe anglo americane e numerosi cittadini italiani, attraverso una lotta di resistenza militare, alla liberazione.

– Ma come si è svolta la liberazione?

Prima di tutto, le formazioni partigiane si formarono durante la Seconda Guerra Mondiale dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 (armistizio di Cassabile): fu la cessazione delle ostilità da parte degli italiani – che a quei tempi erano alleati con la Germania – nei confronti degli Alleati, composti da americani, inglesi e francesi che combattevano contro nazisti e fascisti. 300.000 soldati e cittadini italiani formano quindi una resistenza armata, pronta a contrastare l’occupazione nazista ma anche il collaborazionismo fascista da parte di alcuni italiani: una guerra di liberazione diventa quindi anche una guerra civile.

1__#$!@!#__pastedGraphic.png

Partigiane in protesta

La Resistenza venne coordinata dai CLN (Comitati di Liberazione Nazionali), costituiti nel 1943 e divisi in brigate per orientamento politico:

  • Brigate Garibaldi Comuniste
  • Brigate Matteotti Socialiste
  • Brigate Giustizia e Libertà del Partito d’Azione

Più avanti, si formò il CLNAI (Comitati di Liberazione Nazionali Alta Italia) presieduto, fra i diversi capi e presidenti, proprio da Sandro Pertini (durante questi anni Segretario del Partito Socialista e successivamente presidente della Repubblica dal 1978 al 1985).

2__#$!@!#__pastedGraphic.png

Mandato di proclamazione d’insurrezione generale

Fu proprio il CLNAI a proclamare l’insurrezione generale nei territori italiani occupati dai nazifascisti e a imporne la resa: i partigiani del Nord Italia attaccarono i presidi fascisti e tedeschi giorni prima dell’arrivo degli Alleati. In aggiunta, il CLNAI condannò a morte tutti i capi fascisti, tra cui il dittatore Benito Mussolini, che nonostante stesse tentando di fuggire in Svizzera fra una colonna tedesca insieme alla sua compagna Claretta Petacci, il 27 aprile 1945 venne fucilato insieme a Claretta e altri gerarchi in Piazzale Loreto, per poi essere appesi a testa in giù.

3__#$!@!#__pastedGraphic.png

Gerarchi nazifascisti appesi in Piazzale Loreto

Entro il 1° maggio tutta l’Italia settentrionale (dove risiedevano i regimi tedeschi che controllavano l’Italia) fu liberata, sconfitti i regimi e di conseguenza liberata tutta l’Italia. Le date delle liberazioni delle regioni settentrionali sono:

  • Bologna 21 aprile
  • Genova 23 aprile
  • Venezia 28 aprile

La liberazione, quindi, pose fine al ventennio fascista di dittatura fascista e a cinque anni di guerra, la cui fine effettiva si ebbe il 3 maggio 1945 con la resa di Caserta, firmata nel 29 aprile, da parte dei nazifascisti all’esercito alleato.

L’occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma venne scelto dal CLN il 25 aprile come data festiva per rappresentare la Liberazione d’Italia perché in quel giorno del 1945 iniziò la ritirata da parte dei soldati germano-nazisti e fascisti della repubblica di Salò (un regime istituito dal 1943 all’aprile 1945 dalla Germania nazista e guidato da Mussolini per avere controllo sui territori italiani controllati militarmente dai tedeschi dopo l’armistizio di Cassabile) dalle città di Torino e di Milano.

Il 25 aprile è un anniversario fondamentale per la storia italiana e gli italiani. Festeggiandolo, esponendo la bandiera italiana dai balconi, cantando Bella Ciao (canzone nota partigiana) e l’Inno Nazionale Italiano, ci sentiamo tutti più uniti, a tratti alcuni anche colti da un senso di patriottismo; parte di un grande gruppo e successori di chi ha reso possibile che l’Italia fosse libera da un regime oppressivo, anti-democratico e contro i diritti umani.

Ci sono però tante persone che affermano di non sentirsi davvero coinvolti da questa festa, forse perché spesso non ne conoscono il vero significato.

Se non sentite vostra la celebrazione di questa festività, ricordatevi che il 25 aprile 1945 l’intera popolazione in Italia ha gridato alla libertà, indipendente da una dittatura distruttiva, rendendo possibile ai noi di oggi di poter vivere in una Repubblica costituzionale.

4__#$!@!#__pastedGraphic.png

Partigiani


di Aurora Bertini